Le direttive in materia di gestione delle manifestazioni pubbliche

Altro articolo a tema sicurezza oggi parlando della circolare n. 555 del 7 giugno 2017 del Capo della Polizia.

Il Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, con la circolare del 7 giugno 2017, ha diramato nuove disposizioni per il governo e la gestione delle manifestazioni pubbliche. Nel documento vengono indicate le condizioni di Safety cioè, i dispositivi e le misure strutturali a salvaguardia dell’incolumità delle persone da accertare nell’organizzazione di un evento.

Oltre alle condizioni di Safety vengono delineate anche le condizioni di Security cioè i servizi di ordine e sicurezza pubblica per lo svolgimento in sicurezza dell’evento.

La Circolare evidenzia il ruolo fondamentale che riveste il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che riveste un ruolo fondamentale in merito all’analisi e alla valutazione delle pianificazioni di intervento.

La Circolare prevede che le manifestazioni non potranno avere luogo senza lo scrupoloso riscontro delle garanzie di Safety e Security.

Nel caso in cui la pianificazione della componente Safety risulti inadeguata grazie all’informazione preventiva si possono verificare le condizioni e l’idoneità della pianificazione.

L’evento, in qualsiasi caso, può essere allestito e svolto solo ed esclusivamente dopo che le Prefetture abbiano esaminato e modificato (nel caso di bisogno) la pianificazione.

Risulta chiaro che, rivestendo particolare importanza l’integrazione tra i livelli preventivi di Safety e quelli concomitanti di Security, dev’esserci un forte modello organizzativo che preveda la sensibilizzazione degli organizzatori degli eventi; la partecipazione attiva dell’Amministrazione comunale preposta all’autorizzazione degli stessi e il coinvolgimento delle altre istituzioni, nell’ottica di un percorso integrato e coordinato.

Riportiamo di seguito le condizioni imprescindibili riguardanti il Safety:

– capienza delle aree di svolgimento dell’evento, per la valutazione del massimo affollamento sostenibile. Gli organizzatori dovranno essere invitati a regolare e monitorare gli accessi, anche con sistemi di rilevazione numerica progressiva ai varchi d’ingresso;

– percorsi separati di accesso e deflusso;

– piani di emergenza ed evacuazione, con mezzi antincendio, indicazione delle vie di fuga e allontanamento ordinato;

– suddivisione in settori dell’area, con corridoi centrali e perimetrali;

– disponibilità di una squadra di operatori in grado di gestire i flussi anche in caso di evacuazione, per prestare assistenza al pubblico;

– spazi di soccorso riservati alla sosta e manovra dei mezzi di soccorso;

– spazi di servizio e supporto accessori;

– assistenza sanitaria adeguata, con aree e punti di primo intervento;

– impianto di diffusione sonora o visiva per preventivi e ripetuti avvisi e indicazioni al pubblico sulle vie di fuga e i comportamenti in caso di criticità;

– eventuali divieti di somministrazione e vendita di alcolici e altre bevande in bottiglie di vetro e lattine.

Oltre alle condizioni la circolare distingue le competenze e le responsabilità dei vari soggetti coinvolti:

– il Comune dovrà valutare la “capienza delle aree” delle manifestazioni, individuare gli spazi di soccorso, emettere i provvedimenti di divieto di vendita di alcolici e di bevande in vetro e lattine, “che possano costituire un pericolo per la pubblica incolumità”;

– i privati organizzatori dovranno “regolare e monitorare gli accessi”, con “sistemi di rilevazione numerica progressiva ai varchi di ingresso fino all’esaurimento della capacità ricettiva” e prevedere percorsi separati di accesso e di deflusso del pubblico con indicazione dei varchi, nonché schierare sul campo “steward preparati” per l’assistenza al pubblico;

– i Vigili del Fuoco dovranno, lì dove previsto, effettuare il servizio di vigilanza antincendio;

– i responsabili della Sanità dovranno occuparsi dell’emergenza e dell’urgenza sanitaria;

– la Prefettura dovrà esercitare il suo ruolo di controllo e supervisione, mediante “sopralluoghi per una scrupolosa verifica della sussistenza dei previsti dispositivi di safety e l’individuazione delle cosiddette vulnerabilità” e, perciò, presiedere il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, coinvolgendo anche la Polizia municipale “per la vigilanza attiva nelle aree urbane”.

Passiamo ora alla strategia di Security relativa agli aspetti di tutela dell’ordine pubblico e i servizi da pianificare come:

– sviluppo di una mirata attività informativa ai fini di valutare la minaccia e predisporre un efficace dispositivo di ordine pubblico;

– puntuali sopralluoghi e verifiche congiunte per la disciplina delle attività connesse all’evento e per la ricognizione e mappatura degli impianti di videosorveglianza presenti nelle aree interessate, anche per un eventuale collegamento con la sala operativa delle Questure;

– attività di prevenzione a carattere generale e di controllo del territorio;

– servizi di vigilanza e osservazione a largo raggio, per rilevare e circoscrivere i segnali di pericolo o minaccia, nella fase di afflusso come in quella di deflusso;

– frequenti e accurate ispezioni e bonifiche delle aree con personale specializzato e adeguate apparecchiature tecnologiche;

– individuazione di fasce di rispetto e prefiltraggio per consentire controlli mirati sulle persone;

– sensibilizzazione degli operatori favorendo un elevato e costante livello di attenzione.

Questa circolare è diretta prevalentemente alle forze dell’ordine e l’obiettivo principale è il potenziamento dei dispositivi a tutela della persona (Safety) e dei servizi di ordine e sicurezza pubblica (Security).

Fonte

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