Comunicazione: parola d’ordine nella gestione delle emergenze

In queste giornate in cui si parla molto di sicurezza durante gli eventi, volevamo proporvi un articolo sulle migliori strategie comunicative per gestire una situazione di emergenza.

Per gestire al meglio un’emergenza c’è bisogno di attivare un canale di comunicazione efficace. Una strategia comunicativa efficace è uno degli obiettivi primari. Per farlo nel migliore dei modi è utile lavorare in modo congiunto e integrato con tutte le professionalità che contribuiscono, o possono contribuire, a rendere il più efficace possibile lo strumento comunicativo.

La psicologia è una delle materie in grado di fornire alcune indicazioni e caratteristiche di una situazione di emergenza.

La prima caratteristica per quanto riguarda la comunicazione è che le folle non sono tutte uguali. Per far si che la comunicazione centri il punto, bisogna avere le idee chiare sulle caratteristiche delle persone alle quali ci si rivolge. Essendo una comunicazione di emergenza questa dovrà rivolgersi a un numero considerevole di persone. 

Da calcolare c’è lo scopo. Le persone che si riuniscono lo fanno per uno scopo condiviso ed è importante, per creare una comunicazione efficace, riuscire a comprendere le norme e i valori di quel gruppo esempio i tifosi di calcio.

Una volta comprese le caratteristiche di quel gruppo sarà più facile progettare un linguaggio comunicativo più adatto e poter dare delle informazioni di emergenza commisurate alla percezione da parte dei destinatari.

Alcuni studi mostrano come la memoria selezioni le informazioni sulla base della rilevanza loro attribuita: quindi, lo spettatore, se arriva con l’idea di partecipare a un evento piacevole, con tutta probabilità faticherà a memorizzare informazioni contrastanti con questa idea.

Lavorare su una comunicazione rivolta ad un gruppo specifico è utile ancor di più in una situazione di emergenza, in quanto le persone assecondano le azioni della maggioranza non disperdendosi.

Oltre alla comunicazione, di fondamentale importanza, è ricordare come di fronte a un evento ignoto, come quello relativo a un’emergenza, le persone abbiano bisogno di comprenderne la natura, la pericolosità soggettiva e la possibilità di mettere in atto azioni protettive efficaci. Le persone tendono a utilizzare i canali che già conoscono per capire che cosa sta accadendo e decidere cosa fare, quindi bisogna puntare alle fonti già note.

Alcuni esempi: maxischermi, televisioni utilizzate per i messaggi pubblicitari, tabelloni a messaggio variabile. Tutte fonti di informazione che le persone presenti già conoscono e utilizzano e, anche se impiegate per altri scopi, possono diventare potenti mezzi di comunicazione di emergenza.

Bisogna ricorda che in caso di emergenza, l’aspetto più importante non è quello di invitare le persone alla calma quanto piuttosto fornire solidi punti di riferimento come guida corretta ai comportamenti da assumere.

La cosa più importate è quella di comprendere che, le persone coinvolte, si attivano direttamente per cercare un senso a ciò che sta accadendo e una soluzione ai problemi che si trovano di fronte. Infatti, di fronte a ogni situazione che crea loro un disagio o una sofferenza, hanno imparato a mettere in campo delle strategie atte a farvi fronte (strategie di self-help), ed è quindi normale che cerchino di utilizzarle anche nelle circostanze di emergenza.

Conoscere i comportamenti spontanei derivanti dalle strategie di self-help diviene di fondamentale importanza per prepararsi a gestire un’emergenza.

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